L’uso dell’Azoto per proteggere le opere d’arte

La tecnica dell’atmosfera controllata è quella dell’Azoto, in particolare anche per la conservazione dei beni culturali, aventi come supporto materiali organici (come legno, carta, tessuti, ecc.), che sono soggetti a degrado come anche alla pre-ossidazione a causa di alcuni insetti che utilizzano come cibo i più svariati substrati di questi materiali.

L’integrità di manufatti e strutture lignee, tele, arazzi, manoscritti, può essere preservata con trattamenti specifici utilizzando apparecchiature e le tecnologie Marvil.

Nella pratica, analogamente a quanto applicato per la disinfestazione alimentare, l’opera da trattare viene isolata realizzando uno specifico involucro stagno e mediante l’immissione controllata di azoto si riduce la percentuale di ossigeno; in questo modo gli insetti infestanti vengono debellati per anossia.

I tempi di trattamento, oltreché dai volumi in gioco, dipendono dalla temperatura e umidità relativa, dal tipo di insetto infestante e dal suo stato di sviluppo. Terminato il trattamento, i beni culturali possono comunque mantenersi protetti in apposite teche a tenuta, sempre sotto azoto.